Interessante intervista è
stata quella rilasciata dal dr.Gratteri,
in occasione della manifestazione “Stelle del Sud 2017” tenutasi a
Camigliatello lo scorso 31 agosto, nella quale il procuratore capo di Catanzaro
ha parlato del fallimento dell’integrazione in tutta Europa collegandolo ai
vari attentati sanguinari degli ultimi tempi, rimarcando altresì che sono
avvenuti ad opera di figli o di nipoti di immigrati non europei.
Ancor più interessante ed
emblematica la risposta del dr.Gratteri
alla precisa domanda del giornalista che chiedeva se il “modello Riace” rappresenti la via giusta all’integrazione.
L’affermazione di Gratteri è
stata tanto laconica quanto esplicita:
“Mi avvalgo della facoltà di non rispondere!”.
Il fatto che ad esprimersi in
questi termini sia stato un magistrato che da anni lotta contro il fenomeno
mafioso non puo’ che riscontrare la nostra approvazione poiché sono cose che
affermiamo da tempo, sia quando parliamo di una integrazione tra europei e
popoli extraeuropei che nella pratica è impossibile e sia tutte le volte che
abbiamo aspramente criticato il “modello
Riace”, il sindaco Lucano ed atri
personaggi come il delegato all’accoglienza calabrese, Manoccio, e Corbelli, “leader dei diritti civili”.
Noi di Azione Identitaria, a questo proposito, in merito proprio alle
dichiarazioni del dr. Gratteri
saremmo curiosi di conoscere l’opinione dei politici e dei partiti e di quella
sinistra radical chic che quotidianamente lodano il fenomeno Riace ergendosi a
paladini della legalità e dell’umanitarismo (ipocrita), e ci riferiamo in
primis al governatore della Calabria, Mario Oliverio, visto che, se a fare
certe considerazioni siamo noi, ci tacciano di razzismo.
Che posizione assumeranno i “paladini della giustizia a slogan” ora
che un magistrato seriamente impegnato alla lotta contro la mafia si è espresso
in netta antitesi rispetto alle loro visioni?
Gradiremmo veramente ricevere
una risposta.
AZIONE
IDENTITARIA CALABRIA
Ufficio stampa
azioneidentitariacalabria@gmail.com
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